Succede.
Succede che fai un'escursione il 5 aprile, sai che dovresti riportarla sul blog (in fondo noi VagaMonti siamo nati per questo) e passi 20 giorni esatti a non scrivere nulla di nulla di nulla.
Di più, non ti salta nemmeno per la testa di scrivere qualcosa, qualsiasi cosa. Non ne hai voglia.
E ti chiedi perchè.
Ci sono voluti 20 giorni, ma alla fine ci sono arrivato.
Non ho scritto nulla perchè... non avevo nulla da scrivere.
In realtà, probabilmente lo sapevo già il 5 sera, quando sono arrivato a casa e mia madre mi ha chiesto: "Com'è andata?"
La mia risposta: "Mah... Nulla di che".
Già questo doveva darmi un'idea di che aria tirava, ma, come ho detto, non ci ero arrivato subito.
Altro indizio doveva essere il fatto che, dovendo pensare a qualcosa per cui ricordare l'escursione, l'unica cosa che mi venisse in mente fosse una battuta di spirito (neanche fenomenale, a ripensarci) uscitami non so come a discesa ormai conclusa.
La montagna mi ha sempre dato un'emozione particolare, per un motivo o per l'altro. Una volta era la fatica, un'altra il paesaggio, un'altra la soddisfazione di aver raggiunto la vetta, un'altra per un'altro motivo...
'Sto giro non è successo. Immagino che capiti.
Ed è per questo che non dirò dove sono stato il 5 di aprile. Perchè prima o poi qualcuno ci andrà e, probabilmente, anzi sicuramente, avrà tutt'altre sensazioni rispetto alle mie.
Ed è sempre per questo che concludo questo post in modo così lapidario: perchè una volta detto quello che volevo, non mi pare il caso di dilungarmi.
Perchè a me è andata così, ma questo non vuol dire che debba succedere a tutti.
È una cosa nè bella nè brutta. Semplicemente...
Succede.
Succede che fai un'escursione il 5 aprile, sai che dovresti riportarla sul blog (in fondo noi VagaMonti siamo nati per questo) e passi 20 giorni esatti a non scrivere nulla di nulla di nulla.
Di più, non ti salta nemmeno per la testa di scrivere qualcosa, qualsiasi cosa. Non ne hai voglia.
E ti chiedi perchè.
Ci sono voluti 20 giorni, ma alla fine ci sono arrivato.
Non ho scritto nulla perchè... non avevo nulla da scrivere.
In realtà, probabilmente lo sapevo già il 5 sera, quando sono arrivato a casa e mia madre mi ha chiesto: "Com'è andata?"
La mia risposta: "Mah... Nulla di che".
Già questo doveva darmi un'idea di che aria tirava, ma, come ho detto, non ci ero arrivato subito.
Altro indizio doveva essere il fatto che, dovendo pensare a qualcosa per cui ricordare l'escursione, l'unica cosa che mi venisse in mente fosse una battuta di spirito (neanche fenomenale, a ripensarci) uscitami non so come a discesa ormai conclusa.
La montagna mi ha sempre dato un'emozione particolare, per un motivo o per l'altro. Una volta era la fatica, un'altra il paesaggio, un'altra la soddisfazione di aver raggiunto la vetta, un'altra per un'altro motivo...
'Sto giro non è successo. Immagino che capiti.
Ed è per questo che non dirò dove sono stato il 5 di aprile. Perchè prima o poi qualcuno ci andrà e, probabilmente, anzi sicuramente, avrà tutt'altre sensazioni rispetto alle mie.
Ed è sempre per questo che concludo questo post in modo così lapidario: perchè una volta detto quello che volevo, non mi pare il caso di dilungarmi.
Perchè a me è andata così, ma questo non vuol dire che debba succedere a tutti.
È una cosa nè bella nè brutta. Semplicemente...
Succede.