domenica 28 giugno 2009

I miei primi 4000 metri (...e 27, per la precisione)!


Allalinhorn (4027 metri) - 27 giugno 2009

Il titolo potrà sembrare un po' pignolo, ma ho pur sempre un titolo di "escursionista più tassonomico e non nozionistico delle Alpi" da difendere, per cui concedetemelo.

E poi, l'avvenimento è di quelli che meritano, perchè finora i 4000 metri li avevo solo visti, e nemmeno troppo da vicino, dato che l'altitudine massima l'avevo toccata circa due anni fa al rifugio Cosmique, che supera di poco i 3600.
Per la verità, l'Allalinhorn ce l'avevo in testa da un mattino di un anno e mezzo fa, quando giunti alla partenza della funivia di Saas-Fee in compagnia di Giorgio (a cui mi sono unito anche stavolta) fummo costretti a fare marcia indietro e tornarcene a casa con le pive nel sacco per via del maltempo.
E proprio non mi era andata giù.

Questa volta era quella buona, ma la malasorte ci ha provato anche a 'sto giro a mettermi i bastoni tra le ruote, fin dall'autostrada.
Partito da Milano alle 5:00, per arrivare comodo all'appuntamento di Montecrestese alle 6:30, mi ritrovo con i piani saltati già ad Arona, quando sono costretto ad uscire dall'autostrada per via dei lavori ed a farmela per statali fino a Gravellona Toce.

Dopo essermi giocato un paio di secoli abbondanti di purgatorio a suon di sacramenti ed improperi assortiti, all'imbocco della Provinciale del Sempione mi metto a tavoletta ed arrivo al ritrovo con solo un quarto d'ora di ritardo, e lascio la macchina al parcheggio per aggregarmi al gruppo di Giorgio con direzione Canton Vallese.

A Saas-Fee, le nuvole sopra di noi sono belle fitte, e comincio a temere di beccarmi un'altra fregatura, ma Giorgio tranquillizza tutti: in cima il tempo è per lo meno accettabile, e quindi si parte.

Breve riscaldamento forzato per raggiungere a piedi l'ultima funivia (la prima è chiusa!) e saliamo comodamente seduti fino a 3500 metri.
Qui il tempo è... variabile! Siamo pressochè in mezzo alle nubi, ma il sole riesce a filtrare lo stesso, per cui è con un po' più di fiducia che mi allaccio imbrago e scarponi e mi incammino con gli altri.

Dopo un primo tratto pianeggiante, si comincia a salire morbidamente, e c'è spazio per le prime viste e le prime foto, grazie anche alle nubi che ogni tanto si aprono:

Il tempo va-e-vieni, ed il fatto che gli impianti di sci estivo del Mittel-Allalin sono ancora chiusi , portano con se un altro vantaggio: la montagna è sostanzialmente tutta per noi, e possiamo permetterci di regolare il passo come meglio crediamo. Davanti a noi c'è solo un altro gruppo, che poi reincontreremo in vetta:


Andiamo su belli regolari, ma non nascondo una certa emozione quando, ad una sosta, chiedo a Giorgio a che altitudine siamo: "3900 circa."
Ci siamo quasi.

Vicini alla vetta, le nubi si aprono e, a turno, alcune vette lontane mettono fuori il crapino. Fra i più intraprendenti sbuca il Taschorn:

Con i suoi 4491 metri è ancora un po' fuori dalla mia portata, ma non ci penso. Ormai manca veramente poco, e l'ultimo strappetto ci porta in cima.

Non sto davvero più nella pelle. Seppur di pochi metri, ho sfondato quota 4000. I miei compagni di cordata non si lasciano scappare l'occasione: "Primo 4000? Paghi da bere!"

Foto del Semper Voster in vetta:

La foto di gruppo l'ho lasciata all'inizio, come degna copertina (grazie a Fabrizio che ci ha messo la macchina e ad Orietta che l'ha scattata).

E poi mi godo la vista, l'altezza e il gran gusto del tutto.

Pochi metri sotto la vetta c'è un buon riparo per fermarsi e mangiare con tutta calma, senza neanche sentire troppo freddo. Per la verità, nonostante l'altitudine ed il vento, fa proprio un caldo porco, e non devo nemmeno mai mettere su pile e guanti, nemmeno stando fermo.

Dopo pranzo scendiamo rapidamente: la neve fresca presente su tutto il pendio permette anche qualche taglio "dritto per dritto" di ciaspolatoristica memoria (o forse si dice ciaspolatoria? Ciaspolistica? Ciaspolest... basta, va'...).

La parte sostanzialmente più comica arriva alla fine: tutta l'escursione, fra salita e discesa, nonmi ha stancato tanto quanto le ultime centinaia di metri di pianoro prima di tornare alla stazione della funivia: la neve battuta dai gatti, ormai ridotta a pappa dal sole del primissimo pomeriggio fa affondare da matti, ed arrivo alla fine letteralmente con la lingua di fuori. Guardando i miei compagni, mi accorgo di non essere il solo...

Piccolo inciso finale: se vi capita di andare per monti, e beccate qualcuno che vi chiede "ma chi te lo fa fare?", fategli vedere questa panoramica video che ho preso con la mia macchina fotografica dalla cima dell'Allalinhorn e rispondete alla loro domanda semplicemente dicendo "Questo":



E non stupitevi se poi non volerà più una mosca...

2 commenti:

Brünig ha detto...

Complimenti complimenti complimenti!!!!

A proposito: "Primo 4000? Paghi da bere!"... questo mi piace! ;-)

Arno_Bledd ha detto...

...Tanto più che poi non ho pagato, perchè al rientro a Saas-Fee sono scappati tutti in direzioni diverse... XD