domenica 15 giugno 2008

Al Rifugio Omio

Tra Bagni introvabili, cartelli traditori ed e-conference di altissimo livello

1 giugno 2008


La continua ricerca di percorsi allenanti per le imprese a venire porta me ed il Brünig la Rifugio Omio, in Val dell'Oro, sopra i Bagni di Masino...

...A trovarli, i Bagni di Masino. Sì perchè, come sempre, al momento di digitare il luogo di destinazione sul mio TomTom, non compare nulla, e ci tocca arrangiarci da San Martino in poi. Arriviamo comunque sul posto senza problemi, per poi scoprire che il navigatore indicava il luogo come "Bagni DEL Masino", aggiungendoci per simpatia anche una bella pernacchia...

Fa niente. Partiamo dal parchieggio e, dopo pochi minuti, un cartello ci indica una via alternativa e più lunga a quella che dovremmo percorrere per giungere a destinazione. Chissà perchè, la tentazione di seguire il suggerimento non ci sfiora nemmeno per un minuto...


Subito dopo, una piccola deviazione ci porta a pochi metri dal letto di un torrentello bello carico dopo le pioggie degli ultimi giorni. Mi avventuro tra i sassi umidi per avvicinarmi il più possibile, salvo poi vedere Bruno arrivare in tutta tranquillità e sicurezza indicandomi, con quello sguardo da prendingiro di cui solo lui è capace, un sicuro passaggio a pochi metri di distanza...


Fa niente (di nuovo). Iniziamo a camminare sul serio, e ci inoltriamo nel bosco fino ad una prima radura, dove incrociamo un gruppetto di ragazzi diretti al rifugio e possiamo godere di un primo squarcio di panorama.

Usciti definitivamente dal bosco, il sentiero si fa roccioso, ed un altro torrentello (lo stesso di prima?) ci finisce addirittura tra i piedi, un passaggio di quelli che personalmente mi danno sempre un discreto gusto (almeno, da quando porto un paio di scarponi che tengono l'acqua). La foto con annesso fondoschiena del Brünig vi rende l'idea.


All'arrivo il rifugio è chiuso, e quindi ci adagiamo sui gradini di pietra per consumare i panini. Colonna sonora al nostro pranzo è la dotta lezione che una sciùra dietro di noi tiene ad un suo amico sulle funzioni ed i vantaggi di Skype. L'amico della signora non pare aver afferrato alla perfezione il concetto (il primo quarto d'ora lo impiega a capire che non si sta parlando di TV satellitare), poi finalmente arrivano i risultati. Almeno la pronuncia gli è chiara: si dice "Scàipe". Il più è fatto.

Visto che, fra una cosa e l'altra, abbiamo fatto presto, ho tutto il tempo di schiacciare una minipennica sotto il cielo nuvoloso, e di scattare una bella foto al Passo Barbacan sopra di noi, punto di passaggio del Sentiero Roma (che il buon Roger vi ha già descritto in un post precedente), che dopo l'Omio conclude la sua prima tappa al Rifugio Gianetti.


E poi si scende.

Un'escursione notevole, con un dislivello non banale ma costante e ben distribuito. Ma ben altro ci aspetta...

3 commenti:

Brünig ha detto...

Altro gran bel giro... unica pecca il TomTom&JerryJerry... fossi in te lo scambierei con un fantastico TV 2 pollici "Never The Same Color"!!! ;-)))))

Roger ha detto...

E bravi i nostri due escursionisti, e stupenda la Valle dell'Oro... Grazie x la citazione! ...Ma dai Bru, io la strada per Bagni Masino ce l'ho stampata nella mente... quella Valle ti rimane nel cuore, altro che TomTom! Bye

Brünig ha detto...

Ma secondo te io non la ricordavo, la strada?!? E' Dario che ormai il TomTom lo userebbe anche per andare in... vabbè, ci siamo capiti... ;-))))

P.S. naturalmente, si scherza, neh!?! ;-)))