martedì 13 gennaio 2009

Altra Befana, altro giro... Altro Devero!

06 gennaio 2009

In certi posti ci torni, punto e basta.
E ci torni in certi giorni, perchè è così.

Nel mio caso, al Devero ci torno perchè è il Devero, ed è il mio "luogo del cuore", e ci torno il 6 gennaio perchè, per noi VagaMonti, la Befana si passa al Devero.

In effetti, le abbondanti nevicate previste per la giornata avevano fatto sorgere più di un dubbio al sottoscritto sulla praticabilità delle strade per arrivarci, ma per fortuna mi sono lasciato convincere da Bruno che si doveva andare, ed ecco che alle 7:30 del mattino mi imbarco insieme al buon Mauro, sempre sulla macchina del Bruno sempre di cui sopra (ehm...), e puntiamo spediti verso la Val Formazza.

In effetti, il viaggio comincia con una bella derapata sul misto neve-ghiaccino subito dietro casa, e prosegue a passo assai ridotto a causa delle condizioni delle strade, macon la dovuta calma e filosofia arriviamo su fino a Croveo, dove approfittiamo per fare tappa a casa di mio zio per un caffè e per montare le catene.

Giusto il tempo per il piccolo magone d'ordinanza che non può mancare ogni volta che lascio quella casa, e saltiamo in macchina per il breve tratto verso l'Alpe.

Lo spettacolo è sempre quello, e non mi tradisce mai. Inforchiamo le ciaspole e partiamo per il solito percorso, che ormai faccio con il pilota automatico: la spianata dell'Alpe, lo strappo in salita, il bosco di torbiera, e poi Crampiolo, in pieno parco naturale.

Per darvi un'idea del paesaggio e della giornata, eccovi un piccolo video girato dal limitare del bosco:



Decidiamo di arrivare al paese salendo su una gobba, per poi scendere ciaspolando di corsa e divertirci. Io scendo per primo, e poi decido di riprendere gli exploit di Bruno e Mauro. Eccoli in azione:





Arriviamo giusti giusti per entrare alla Locanda Fizzi, altra tappa fissa dei nostri giri al Devero, per sederci al tavolo e gustare le prelibatezze del Mario Ferraris e della sua cucina.

Anche oggi, purtroppo, niente pasta Walser, ma ci consoliamo con degli ottimi canederli, bocconcini di capriolo con abbondante polenta, e con un assaggio di formaggio Bettelmatt, che a Bruno ancora mancava.

Suggelliamo il tutto nel modo più giusto:



Il dopo pranzo lo dedichiamo ad un passaggio alla diga di Codelago, che sovrasta Crampiolo.

In realtà , praticamente il lago non c'è, perchè la neve lo ha coperto del tutto. La foto ve lo testimonia:


Dopo il lago, torniamo giù all'Alpe, e c'è ancora tempo per una fotina di Bruno e Mauro:


E poi... fine, purtroppo. Risaliamo in macchina e torniamo a Milano.

Ma la testa è rimasta là, e sono abbastanza convinto che questo blog vedrà altre pagine dedicate a questi luoghi meravigliosi, dato che conto di portarci altra gente.

E presto.

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